Scarica la documentazione a cura del Centro Zaffiria e la documentazione Gelaterie artigianali contro il bullismo.
I social network entrano in classe
A partire dall’ottava edizione nell’anno scolastico 2013/14, le classi coinvolte sono indifferentemente prime e seconde e si consolida l’utilizzo del laboratorio teatrale in prima e del laboratorio di sviluppo di competenze sociali in seconda, con specifico riferimento ai social network. Whatsup, Ask, Facebook, Instagram, sono “ normali” strumenti di comunicazione per i preadolescenti e con essi l’educazione fa i conti.
Le fatiche dei genitori
I genitori devono essere accorti ed informati, non banalmente allarmati. La preoccupazione, frutto anche del gap di competenze e certamente di una crescita esponenziale del cyberbullismo e dell’informazione ad esso dedicata dai media, li spinge a partecipare più numerosi al caffè pedagogico e questa volta vediamo con maggiore frequenza anche i padri. La scuola media Franchini di Santarcangelo è la new entry di questa edizione. Con Dea Guadi, alla quale mi lega una lunga conoscenza e tanta stima, e con Laura Bracci, un’insegnante con grandi capacità tecnologiche. Accanto alla Franchini ancora una volta c’è la scuola Fermi con Caterina Piermattei.
Storie per immagini
A Sigep le classi si scambiano lavori di grande interesse: “Uno scherzo di cattivo gusto”, “Bella ma bulla”, “Memorie di un bullo”, brevi video progettati e interamente recitati dai ragazzi; la canzone “Stop al bullo”, il cui testo è scritto da una classe prima e arrangiato su una base musicale suonata alla pianola da un alunno. Una grande emozione, colta da tutti gli adulti in sala che per la prima volta intervengono solo alla fine, dopo avere ascoltato tutte le classi. Un gruppo di alunni arriva con una trentina di “folletti antibullo”, realizzati in pasta di fimo e collocati sopra una coppetta. Sono in numero sufficiente per ciascuna gelateria della rete, 32 adesso. Sono bellissimi nella loro semplicità. Toccherà a me portarli, con tanto piacere, nelle singole gelaterie insieme alle copie del giornalino che diffonde i lavori dei ragazzi.
La bontà che fa crescere
In questa edizione c’è un importante evoluzione del progetto, frutto di una iniziativa che intraprende MO.CA. E’ all’interno di questa azienda, e da Mirco Morotti in particolare, che nasce la volontà di aiutare le scuole nella loro azione di educazione all’amicizia e alla responsabilità. Oltre Non conGelateci il Sorriso e con un sostegno sia economico- un contributo- sia in forma di opportunità didattica. Il titolo del concorso è subito coniato da Fabio Franchini, “La bontà che fa crescere”. Come fare è tutto da immaginare e da progettare. Ci mettiamo in diversi a pensare, scoprendo che esiste nel nostro territorio un substrato di relazioni che fa ben sperare. Coinvolgo per primo Maurizio Bartolucci e da lui Enrica Morolli. Contatto Franca Berardi, dell’Ufficio studi dell’Usp e attraverso lei Anna Diterlizzi che come dirigente della Provincia aveva ideato un concorso per le scuole sul tema della sicurezza. Martina Morotti, responsabile della comunicazione per MO.CA, interviene per l’azienda. Si precisano le idee, si scrive il bando, si informano le scuole. Arrivano le candidature e nella cornice semplice ed informale della scuola di formazione di MO.CA, i progetti vengono presentati e premiati.
Il concorso è attualmente giunto alla sua terza edizione.
Verso il decennale
Siamo nel 2016, alla nona edizione, tante cose sono cambiate nel corso di questi nove anni. Il progetto è una piccola perla, varrebbe la pena inanellarla in un monile più ampio. La rete è intatta, nonostante la soppressione delle Province, la crisi delle associazioni di rappresentanza e la crisi economica che ha falcidiato tante piccole aziende. Ci siamo ritrovati anche quest’anno e le gelaterie sono diventate 32. Sono quelle di sempre e chi è uscito lo ha fatto soprattutto per cause di forza maggiore. Nuovi volti sono entrati, coinvolti da altre gelaterie. La magia si ripete. Le classi partecipanti sono cinque, prime e seconde, con laboratori condotti da Marcello Franca e da Alessandra Falconi. Da Misano a San Mauro. È tornata Maria Libera La Vigna e abbiamo conosciuto Licia Pari, Monica Macari, Benedetta Pirani.
A Sigep i ragazzi hanno portato video – “Solo insieme si vince davvero; La scelta di Martina”- canzoni, “Il coraggio di parlare”, disegni, interviste.
Con la Polizia Postale
Un lavoro ricchissimo. In questa edizione abbiamo collaborato con la Polizia Postale e Enrico Rossi ha dialogato a Sigep con i ragazzi e i genitori sul tema della privacy. Il progetto ha sviluppato un nuovo punto di attenzione accanto a quello, consolidato, dell’amicizia: la responsabilità personale, il rispetto dell’altro a prescindere dal legame amicale. Il nemico è sempre più il cyberbullismo e la risorsa strategica dei ragazzi è con più chiarezza il genitore, l’insegnante, l’amico. Un adulto o un pari con cui parlare.
Educare è come seminare
A Sigep i ragazzi hanno consegnato un “attestato di merito alle gelaterie”, molte delle quali sono intervenute sfidando il traffico, la giornata di lavoro, gli impegni personali. Sul diploma abbiamo scritto una frase del Cardinale Martini nella quale ci riconosciamo “Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto”. Nel frattempo si è svolta la seconda edizione del concorso “La bontà che fa crescere”; MO.CA ha organizzato a ridosso di Natale una giornata per padri e figli, per imparare a cucinare insieme. Nicolò, cuoco tredicenne di masterchef junior, ha condotto per i suoi coetanei un laboratorio per la preparazione del dolce dell’amicizia: una piadina farcita al gelato con i colori della bandiera italiana.
Mai stanchi di valutare il proprio operato
Durante l’evento conclusivo a Sigep non tutto è andato bene, i tempi sono stati stretti – e sì che lo sappiamo che il numero ideale sono quattro classi! – lo spazio prestigioso è risultato però dispersivo. Ce lo siamo detti, con gli insegnanti e Rita Gatti, nell’incontro di valutazione. Questa voglia e questa disponibilità ad imparare dall’esperienza ci aiuta a preparare la decima edizione del progetto, quella del compleanno. Abbiamo commissionato a due classi del Liceo Artistico Serpieri la rivisitazione del logo per dare visibilità al decennale, dando vita ad un’esperienza di apprendimento in alternanza. Abbiamo usato alcune buone sollecitazioni contenute in quei lavori e tutti esposti a Sigep 2017. Un capitale di esperienza desideroso di incontrare le altre esperienze.