L’ora della media education

Il cyberbullismo diventa uno dei temi principali

Il lavoro con Zaffiria

Eccoci allora qui a parlare di media education.
Ad un certo punto il progetto Non conGelateci il Sorriso ha coinvolto anche Zaffiria e i media (analisi e produzione) sono diventati attori importanti del percorso.

I media abitano il mondo, raccontano storie, producono e propongono immaginari, eroi, destini desiderabili, interagiscono con il fare e il pensare, permettono di essere informati e disinformati, condizionano e producono comportamenti, “ci forniscono i codici virtuali per l’interpretazione del mondo reale, indipendentemente dall’uso che se ne fa”, “si trasforma il modo di fare esperienza”.
Piero Bertolini scriveva:

«Occorre sostenere con forza che qualsiasi educatore deve avere la volontà e la capacità di assumere il fenomeno mediatico come importantissimo per realizzare con gli educandi un’autentica comunicazione.
Ciò significa e comporta una piena consapevolezza che il rapporto con i media rappresenta comunque un evento educativo significativo, intervenendo (nel bene e nel male) nel processo formativo di ogni persona, ovviamente complessificandolo.»

Definiamo la media education come quel processo che sviluppa e fornisce agli studenti strumenti per una maggiore comprensione dei media, della tecnologia e del proprio rapporto con essi e col mondo. Si tratterà, ad esempio, di lavorare su immaginari, conoscenze pregresse e nozioni scientifiche, vissuti emotivi e strumenti di analisi, pratiche di consumo e di utilizzo dei media. È, secondo noi, una questione di ‘costruzione del senso’, possibilità di problematizzare, di dare significato a messaggi, contenuti, pratiche, immaginari, vissuti. Di tutti gli attori chiamati in causa, almeno in questo caso: studenti, genitori, insegnanti.
La media education “si riferisce alla capacità di accedere ai media, di comprendere, apprezzare e valutare criticamente diversi aspetti dei media e dei loro contenuti e di creare comunicazioni in diversi contesti […] influisce sull’inclusione e sulla cittadinanza nell’odierna società dell’informazione”. Questa la definizione della Commissione Europea, che propone la chiave di lettura e di lavoro dell’inclusione e della cittadinanza.

Di seguito due documentazioni dei laboratori realizzati da Zaffiria nell’ambito del progetto “Non conGelateci il Sorriso”: